Da sempre lo sport nazionale è quello di dare addosso ai dipendenti pubblici. E’ uno sport facile, perché dietro all’operaio, all’impiegato, al funzionario comunale non c’è un’azienda pronta a tutelare la reputazione dei propri addetti e, dunque, dei propri prodotti. Sì è uno sport facile, ma – almeno per quanto riguarda il Comune di Trento – è anche profondamente ingiusto. E’ a questo che ho pensato ieri quando ho visto che, tra le sette priorità del programma di Claudio Bortolotti, ce ne sono addirittura due che tirano in ballo gli uffici comunali: la prima riguarda l’uso delle “tecnologie informatiche per una maggiore trasparenza amministrativa e per rendere più semplice il rapporto con i cittadini”, la seconda, più generale, si propone invece di “rinnovare, stimolare, rendere ancora più efficace la macchina del Comune”.
Certo, tutto si può migliorare. Ma io credo che la nostra Amministrazione comunale, anche grazie all’utilizzo delle tecnologie informatiche, abbia raggiunto degli obiettivi che solo un osservatore disattento può ignorare. Non siamo noi a dirlo, ma anche soggetti esterni, come Altroconsumo, che solo un annetto fa metteva Trento in testa alle città europee (non italiane!) per efficienza della pubblica amministrazione.
Quando parlo di efficienza, non parlo di una cosa astratta, ma di iniziative concrete che hanno ricadute immediate sui cittadini. Ne citerò solo qualcuna, per brevità.
Oggi, accanto all’Amministrazione reale, ce n’è anche una virtuale. In Internet infatti si può trovare praticamente il corrispettivo di ogni ufficio comunale. Hai chiesto una concessione edilizia? Sul sito del Comune puoi trovare tutti i dati della domanda, conoscere lo stato della pratica e anche visualizzare sulla cartografia il terreno dove costruirai la tua casa. Vuoi sapere la tua posizione per quanto riguarda l’Ici? Devi, ahimè, organizzare un funerale? Vuoi sapere tutto sui corsi, i campeggi estivi per i tuoi bambini? E’ tutto in Internet, dati, orari, indirizzi, numeri di telefono, preventivi, persone da contattare.
Poi c’è naturalmente il nostro Ufficio relazioni con il pubblico, vero fiore all’occhiello dell’Amministrazione. Forse non tutti sanno che se oggi un cittadino ha un lampione sotto casa che non funziona, manda una segnalazione all’Urp e riceve quasi immediatamente una risposta sui tempi e i modi dell’intervento di riparazione. Ma l’Urp risponde praticamente a ogni domanda: anche a quelle che non riguardano direttamente l’Amministrazione comunale, grazie a una rete informatica con Azienda sanitaria, Agenzia delle Entrate e Provincia.
Sono convinto, si può fare ancora di più. Ma non si dica che siamo all’anno zero se non vogliamo mancare di rispetto non a chi ha amministrato la città negli ultimi anni, ma a mille e cinquecento dipendenti comunali che lavorano con passione, serietà e competenza.