Andreatta è il candidato del PD e della continuità con Pacherdi Luciana Chini
Non sentivo l’esigenza di motivare il mio sostegno al candidato Alessandro Andreatta, pensavo fosse sufficiente il mio impegno nella circoscrizione a sostegno dell’amministrazione Pacher, ma dopo il raduno dei vertici della Provincia, compreso il presidente e l’ex assessore Grisenti, promosso da Bortolotti nel bel mezzo delle primarie, lo voglio fare.
Bortolotti ha criticato Andreatta perché godrebbe del sostegno del Partito Democratico e Andreatta ha ribadito che non è vero.
Mi dispiace, perché invece troverei giusto che tutto il partito democratico si schierasse a favore di Andreatta e che Andreatta potesse rivendicare il legittimo sostegno del suo partito.
Andreatta non è candidato alle primarie della coalizione perché
glielo hanno chiesto un gruppo di amici, ma perché glielo ha chiesto il Partito Democratico della città di Trento. Non mi sembra una cosa da poco ed è sufficiente per non rivendicare l’equidistanza rispetto ai candidati come fa Kessler nell’istante in cui peraltro si schiera a favore di Bortolotti. Non l’hanno deciso i vertici di un partito, bensì i circoli che autonomamente si sono costituiti nella città e l’ampio coordinamento cittadino. Il PD ha deciso di non fare le primarie di partito e di partecipare a quelle di coalizione ma ha scelto un proprio candidato e questo si chiama Alessandro Andreatta ed è giusto, come inizialmente ha ricordato il segretario Agostini, che il partito lo sostenga.
Bortolotti non ha chiesto di essere il candidato del PD ed anzi ha
rivendicato di non essere il candidato del PD ma della coalizione, ogni elettore del PD lo potrà votare e se vincerà le primarie sarà pure il mio candidato, ma alle primarie c’è un solo candidato che è stato scelto dal PD.
Ma c’è un'altra ragione per cui sostengo Andreatta ed è che Andreatta rappresenta la continuità con l’amministrazione Pacher, non solo perché ne è stato il vicesindaco ma perché intende continuare la realizzazione del programma tracciato dall’amministrazione Pacher, a differenza di Bortolotti che oltre ad essere sceso in campo direttamente dalla dirigenza della Provincia si sta caratterizzando per una decisa presa di distanza rispetto all’operato dell’amministrazione uscente. Legittimo, ma è giusto sapere che chi ha condiviso il percorso fatto negli ultimi anni, e certamente migliorabile, si ritroverebbe ad iniziare da capo senza sapere con quali obiettivi e con quali risorse
umane. Credo che dovrebbe essere più importante il recente operato di ciascuno piuttosto che pescare nei trascorsi politico sindacali o di volontariato di vent’anni fa e negli ultimi anni Andreatta ha fatto le proprie scelte dimostrando di saper partecipare ad un processo democratico, come quello della costruzione del PD, e di saper rispettare le scelte della maggioranza che ha eletto Pacher.
A Bortolotti, che con tutto il rispetto fa parte della società civile come tutti noi che facciamo politica, non posso attribuire tutte
le scelte fatte dalla Provincia nelle materie nelle quali aveva responsabilità dirigenziali o più recentemente della Patrimonio Spa, ma non posso nemmeno sapere se oltre ad aver partecipato alla fase costituente condivida il programma e le scelte del Partito Democratico e soprattutto se condivida e intenda continuare il percorso fatto per migliorare la qualità della vita e
dell’amministrazione della città di Trento. Percorso anche difficile ma partecipato, che ha cercato di rispettare i diversi bisogni della città, diverso dal modo sommario e sbrigativo con il quale Bortolotti dichiara di voler intervenire.
Che Andreatta sia il candidato scelto dal PD e che sia in continuità con l’amministrazione Pacher per me fa la differenza e, credo la dovrebbe fare per tutti coloro che hanno a cuore il Partito Democratico.
giovedì 19 febbraio 2009
Andreatta è il candidato del PD e della continuità con Pacher
Anche Luciana Chini, consigliere della circoscrizione Centro storico - Piedicastello, mi ha fatto avere il suo appoggio con una lettera pubblicata ieri sul quotidiano L'Adige.
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ALESSANDRO ANDREATTA - ESPERIENZA E IDEE NUOVE PER LA CITTA' DI TRENTO
RispondiEliminaIo voterò Alessandro Andreatta, perchè al pragmatismo dell'agire proposto da alcuni, preferisco la Sua "Fatica del pensare", la Sua capacità di fare scelte importanti, la Sua propensione al dialogo, al confronto con la gente, la Sua paziente e costante mediazione fra posizioni talvolta distanti ed opposte, la Sua ricerca di soluzioni al servizio e nell'interesse dei molti, della Sua gente, della Sua città...la mia città, la nostra città.
Ho scelto Alessandro Andreatta e dopo averlo ascoltato anche nei recenti incontri e dibattiti con gli altri candidati, non ho esitazione nel dire che è il mio candidato sindaco: per capacità, stile, linguaggio, moderazione, determinazione, esperienza...
E' il mio candidato perchè rappresenta la continuità in un progetto iniziato insieme al precedente sindaco Alberto Pacher, con cui ha condiviso 10 anni di impegno e di "fatica" del pensare oltre che del fare, per rendere la nostra città migliore, 10 anni in cui non ha mai smesso di ascoltare i cittadini.... E' il mio candidato perchè non abbiamo bisogno, come alcuni propongono o vorrebbero farci credere, di "rifare tutto" cancellando cio' che è stato... perchè è stato fatto molto, ed il fatto che qualche scelta possa non esser stata condivisa da una parte di cittadini non può farci dimenticare l'evidenza dei fatti e cioè che grazie all'amministrazione degli ultimi 10 anni di cui Alessandro Andreatta è stato il principale protagonista al fianco di Alberto Pacher, la nostra città oggi è migliore di 10 anni fa.
E' vero, si può fare ancora molto per migliorare....anche per questo Alessandro Andreatta è il mio candidato: l'uomo con la capacità e l'esperienza necessarie per rendere la Nostra città ancora più bella, vivibile, ospitale...la città di Tutti...di tutti noi.
Mauro Paissan